FAQ
- La differenza tra massello e lamellare?
- Il castagno è un legno adatto ad interni o all’esterno?
- Dove prendete la materia prima?
- L’utilizzo ottimale per il castagno?
- Da che tempo viene utilizzato?
- Il castagno è resistente tecnicamente?
- Quali sono i difetti più evidenti?
- Non è nocivo l’acido Tannico?
- Il taglio dei tronchi produce danno al territorio?
La differenza tra massello e lamellare:
Il massello è una trave ricavata da un unico tronco di legno e non subisce passaggi industriali all’interno dello stesso, ma solo lavorazioni di squadratura e la maestranza di chi lo lavora.
Invece il lamellare è un tronco trasformato in tavole che a loro volta vengono sottoposte ad un processo industriale abbastanza complesso, vanno incollati a strati, producendo svariate lunghezze e altezze.
Il castagno è un legno adatto ad interni o all’esterno
Il castagno è un legno adatto alle diverse utilizzazioni sia per gli interni che per esterni
Il castagno è un materiale che appartiene alle poche latifoglie italiane insieme al Rovere, è un prodotto che dà valore al nostro made in Italy e restituisce al territorio delle ricchezze.
Dove prendete la materia prima:
Il castagno usato dalla Legno Sistem, proviene principalmente dai boschi ricadenti nel “Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano”(SA). e zone limitrofe alla Basilicata, essendo la nostra azienda posizionata al centro di quest’area.
L’utilizzo ottimale per il castagno:
Il castagno è utilizzato prettamente su lavori di case private sia mansarde che solai in legno cemento, al recupero di centri storici, casolari ed altri manufatti dando a tutti un valore aggiunto di legno naturale 100%.
Da che tempo viene utilizzato:
Da molti secoli, nelle costruzioni storiche come ad esempio: chiese, case signorili, vi sono date di inizio e fine costruzione per coperture risalenti all’inizio del secolo, come ad esempio la “ Certosa di Padula” (SA), in cui solai e portali in legno di castagno portano incise date del 1200.
Il castagno è resistente tecnicamente:
Il castagno è classificato nei legni cosiddetti duri (Rovere e Quercia etc.), perché presenta buone caratteristiche tecniche meccaniche, avendo una compattezza strutturale dovuta ad anelli di accrescimento abbastanza vicini.
I legni teneri sono le conifere ( abeti + larici + pino) etc.
Quali sono i difetti più evidenti:
Si presenta con l’invecchiamento delle piccole lesioni o (spaccature), in senso parallelo alle fibre dovuto ad un fatto fisiologico delle strutture molecolare del legno ma questo fenomeno avanti descritto non riduce la portata o la resistenza del legno.
Altri difetti:
Il castagno all’interno possiede un colorante acido, chiamato Tannino più presente nel materiale fresco e meno in quello essiccato, che ha una funzione quasi da anticorpo, stimolato dalla presenza di acqua piovana o altri liquidi reagisce colorando l’acqua di marrone scuro,e la stessa andando a contatto con superfici lisce quali, marmi e ceramiche resta un alone di colore marrone.
Assolutamente è un colorante naturale, che veniva usato nei colorifici per tinteggiare alcuni prodotti destinati all’uso tessile. Non è nocivo all’uomo, può essere pulito sulle superfici con normali prodotti usati nelle pulizie dei pavimenti interni delle abitazioni.
Il taglio dei tronchi produce danno al territorio:
I tagli dei boschi in genere sono approvati da organi come la (Comunità Montana, il Corpo Forestale dello Stato) e pianificati in modo da non recare nessun problema d’impatto ambientale o idrogeologico.
Il legno va inteso come una qualsiasi coltura agricola che finito il suo ciclo di vita va trasformato: esempio il grano in farina etc...